Il 7 novembre del 1980, a soli 50 anni, muore Steve McQueen a causa di un tumore alla pleura che gli causerà due attacchi di cuore. A 35 anni di distanza dalla sua morte, Persol ripropone il modello 714, l’occhiale indossato dal mito del cinema in numerosi suoi film. Indossali subito online
La vita, per Steve McQueen, è stata un palcoscenico di contraddizioni da vivere al limite. Non era un divo ma divorava la vita come pochi altri. Amava la velocità, e questo contribuì non poco alla celebrazione del personaggio come anti-convenzionale e sportivo.
L’infanzia difficile e la sua partecipazione a gang di strada spinsero la madre ad iscriverlo in un istituto di correzione in California, abbandonato il quale entrò nel corpo dei Marines.
Nel 1952, a 32 anni, partecipa alle selezioni per entrare in una delle più famose scuole per attori del mondo, l’Actor’s Studio di New York. Su 2000 candidati, verranno presi solo lui e Martin Landau, che poi ebbe un ruolo da protagonista nella serie TV Spazio 1999.
Nel 1960, McQueen ottiene la parte del cowboy Vin nel western “I magnifici sette” , il film che lo fece conoscere al grande pubblico.
Nel 1963, la consacrazione come attore di fama mondiale nel ruolo dello spericolato capitano Virgil Hilts nel film “La grande fuga”.
Nel 1973, sarà il protagonista del film “Papillon” , in quella che verrà considerata da molti la sua interpretazione migliore e più impegnativa.
La sua ultima apparizione sul grande schermo, fu del 1980 nel film “Il cacciatore di taglie” un film poliziesco dal taglio comico.
Anche nella vita sentimentale l’attore espresse tutto il suo difficile carattere, con tre matrimoni e due divorzi. L’ultimo matrimonio, a pochi mesi dalla sua morte, con una modella 23 anni più giovane di lui testimonia la grande voglia di vivere una vita spericolata
Steve McQueen è stato celebre anche per la sua passione per auto, moto e corse. Figlio di stuntman, non appena ne aveva la possibilità, faceva a meno di controfigure nelle scene più pericolose.
La sua collezione di moto si è arricchita, nel tempo, di oltre 100 modelli che, alla sua morte, rappresentavano un valore di svariati milioni di dollari.
Tra le auto possedute da McQueen, diversi modelli Porsche e Ferrari, Jaguar e Mercedes
L’attore era un amante del marchio italiano Persol e ne possedeva un’ampia collezione personale: uno dei suoi pezzi, ventisei anni dopo la sua morte, è andato all’asta per l’incredibile cifra di 70.000 dollari. Nel film “L’affare Thomas Crown”, indossò il modello 714 ed è proprio per celebrare questo mito che la Persol ha deciso di riproporre al pubblico uno Special Edition del modello.
E’ nato così il Persol 714 Steve McQueen Special Edition, in perfetto stile vintage, caratterizzato da un rinnovato sistema di chiusura che ne facilita la sistemazione nel taschino della giacca, da lenti in cristallo blu fotocromatiche e polarizzate, la maggiore presenza della freccia simbolo del marchio per rafforzarne l’identità e il nome dell’attore riportato all’interno delle aste.
Disponibile in tre colori Dark Avana, Light Avana e Black. Si tratta di un modello che qualunque appassionato di cinema e amante della vita non convenzionale dovrebbe indossare.
La sua immagine, il suo volto, la sua espressione, il suo look ci giungono intatti e ci appaiono attuali. Probabilmente saranno eterni.
Quando si nomina Steve McQueen è come se il tempo non finisse mai.
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