Iniziamo a raccontare la storia di una nascita e di un parto complicato come quello che porta alla luce una nuova lente progressiva personalizzata.
Cosa è una lente progressiva su misura?
Intendiamo una lente che sia costruita sulla base delle esigenze di utilizzo personali e quindi non sia condizionata dalla scelta di un canale predeterminato.
La differenza tra una lente progressiva tradizionale (basata su un numero limitato di canali di progressione) ed una personalizzata è che mentre la prima obbliga l’utilizzatore a scegliere il canale che meglio si adatta alle sue esigenze, nel secondo caso il “disegno del canale” avviene su misura rispettando le reali condizioni di vita di chi le indosserà. Il canale, in questo caso, avrà forme libere che potranno essere definite dal tecnico-ottico specializzato per migliorare il confort della lente ottenendo elevate prestazioni visive.
Una lente progressiva personalizzata, inoltre, permette un facile adattamento anche a chi utilizza lenti progressive per la prima volta in quanto non è previsto nessun cambiamento delle proprie abitudini di lettura, utilizzo del PC, guida, ecc.
Il percorso è articolato in diverse fasi. Le vedremo strada facendo, un po’ alla volta.
Stay tuned. Si parte.
La realizzazione di una lente progressiva personalizzata inizia utilizzando un software in grado di costruire la “forma” del canale di progressione sulla base dei parametri specifici del cliente.
I calcoli per giungere alla definizione del canale sono molto complessi ma macchine moderne sono in grado di svolgerli in pochi istanti. Il tecnico-ottico specializzato inserisce nella maschera del programma tutti i parametri del deficit visivo del paziente oltre ad una serie di altre informazioni legate alle abitudini quotidiane. Ad esempio il tempo di utilizzo del PC e la distanza dallo schermo, le abitudini di lettura e di guida vengono tradotte in parametri morfologici che determineranno la costruzione della superficie della lente.
In figura è rappresentata la sintesi di questa delicata fase: sulla destra dello schermo l’operatore ha appena inserito i parametri di calcolo mentre sulla sinistra il programma riporta il disegno che dovrà essere costruito sulla lente per rispondere alle esigenze rilevate sul cliente.
Le aree della lente, come è evidente, hanno delle colorazioni differenti che rappresentano aree con diversa curvatura e quindi diottria.
Immediatamente a destra della forma della lente, è visibile una scala graduata colorata che permette di capire, visivamente, a quale gradazione corrisponde ciascun colore della superficie. Non si parlerà più di “canale lungo”, “canale medio” e “canale corto” (tipiche standardizzazioni del canale di progressione in larga misura utilizzato) in quanto variando i parametri sulla destra della maschera è possibile personalizzare il disegno sulla lente secondo una combinazione pressoché infinita di canali.
A ciascuno il suo, per un maggiore confort e per azzerare i problemi di adattabilità al dispositivo.
2 risultati
[…] visto, in un precedente post, quanto sia importante avvalersi di un software avanzato per definire il “disegno” delle lenti […]
[…] crea il disegno della lente necessaria al cliente, processo che abbiamo analizzato in dettaglio in quest’altro post (http://lentitaliane.it/blog/2014/09/lenti-progressive-personalizzate-come-nascono/), e che […]