Lenti sferiche o lenti asferiche: come scegliere?

Quante volte il nostro ottico di fiducia ci ha consigliato di acquistare delle lenti “asferiche” per ridurre inestetismi dovuti agli elevati poteri di cui abbiamo bisogno?
Con questo articolo vogliamo spiegare meglio quali siano i reali vantaggi di una lente asferica e a quali soggetti può essere consigliata.

Cosa è una lente asferica?

Ogni lente è caratterizzata da due curve, quella interna e quella esterna. In una lente sferica entrambe le curve sono porzioni di calotte sferiche. In una lente asferica, invece, le due superfici curve non sono di tipo sferico ma sono ricavate da curve più complesse (ad esempio l’ellisse o l’iperbole).
Una lente sferica per miopi presenta una curvatura più spessa verso il bordo mentre in caso di ipermetropia la curvatura si appiattisce verso il bordo.
Il primo vantaggio di una lente asferica è il minore spessore della lente verso i bordi, conseguenza dell’utilizzo di superfici con curvature più schiacciate.
L’asfericità, inoltre, porta anche un miglioramento della visione in quanto riduce alcuni disturbi dovuti alla riflessione della luce. Da non sottovalutare, in quanto molto richiesto dall’utenza, la riduzione dell’effetto di ingrandimento dell’occhio percepito da chi osserva il soggetto che indossa le lenti. Quando i poteri sono elevati (superati i 3/4 gradi o in presenza di un elevato asse di astigmatismo) le due superfici sferiche producono un effetto “cannocchiale” dando luogo ad uno spiacevole inestetismo.

Gli occhiali dotati di lenti asferiche permettono di costruire lenti più sottili (miglioramento delle performance visive) e piatte senza peggiorare le caratteristiche ottiche.
Per sfruttare la meglio questi miglioramenti, però, sono necessarie due condizioni:

• un corretto montaggio della lente
• la modifica di alcuni schemi visuomotori, cioè del modo di utilizzare l’occhiale da vista

Montaggio della lente
Per il corretto montaggio della lente, ci si dovrà assicurare che la distanza interpupillare del soggetto sia riportata in maniera precisa sull’asse orizzontale della lente. Il corretto montaggio verticale, invece, deve tener conto dell’altezza a cui posizionare i centri ottici delle lenti considerando che, generalmente, la visione da vicino (ad esempio se li legge un libro) comporta che l’asse visivo attraversi la lente circa 8 mm più in basso rispetto alla condizione per lontano. Il centro della lente, pertanto, dovrà essere spostato verso l’alto.

Lo schema visuomotorio
L’utilizzo di lenti asferiche implica una modifica del personale meccanismo di osservazione degli oggetti laterali, che sono quelli più influenzati dalle distorsioni. Il soggetto che porta un occhiale da vista con lenti asferiche, quando osserva un oggetto laterale dovrà ruotare il capo invece degli occhi. Normalmente si tende a spostare lateralmente gli occhi perché questo movimento si stima sia circa 5 volte più rapido che un movimento della testa. Le migliori prestazioni ottiche di una lente asferica si ottengo quando si utilizza l’area centrale della superficie perché è qui che l’asse ottico coincide con il centro di rotazione dell’occhio.

Svantaggi della lente asferica
Come abbiamo già accennato, L’uso di lenti asferiche comporta anche alcuni svantaggi ritenuti non determinanti rispetto ai benefici: vi è un lieve incremento sia della distorsione che dell’astigmatismo in visione laterale. Ma questi problemi possono essere risolti apportando una modifica al proprio modo di osservare gli oggetti: invece che spostare lateralmente gli occhi basterà ruotare il capo e sforzarsi di fissare gli oggetti sfruttando sempre l’area centrale della lente.

Il prezzo?
Una lente asferica ha sicuramente un costo leggermente superiore rispetto ad una lente sferica. Ciò è dovuto proprio alla modalità di costruzione della lente che prevede la realizzazione di superfici non sferiche ma a forma di iperbole o parabola. In genere un sovraprezzo del 30-35% rispetto ad una lente sferica è da ritenersi accettabile

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