Parliamo di astigmatismo, quali sono i sintomi, quali le cause e come sono fatte le lenti che correggono questo difetto visivo.
Dopo aver affrontato l’argomento delle lenti asferiche in questo post parleremo di astigmatismo cercando di capire cosa sia, quali sintomi insorgono, che problemi può dare ai soggetti che ne sono affetti, e lenti adatte agli astigmatici.
Come al solito, la nostra non vuole essere una trattazione medica ma solo un’introduzione generale sull’argomento al solo fine di fornire informazioni “dal punto di vista dell’utente” per conoscere meglio i termini ed essere più consapevole nelle scelte. Invitiamo tutti coloro che, essendo astigmatici, presentano sintomi legati alla visione a recarsi dal proprio oculista in quanto diagnosi e cura “fai da te” sono sempre una pratica da evitare.
Detto in termini molto semplici, l’astigmatismo deriva da una condizione di deformazione della cornea che invece di essere perfettamente sferica tende ad una forma ellittica. In parole povere la forma della cornea è più simile a una palla ovale da rugby che a una tonda da calcio.
Questa deformazione provoca una distorsione delle immagini captate: ecco perché il soggetto astigmatico ha una visione sfocata, soprattutto nei contorni. L’astigmatico ha una visione molto particolare: mentre il soggetto miope vede gli oggetti completamente confusi, in esso vi è una percezione sdoppiata, dovuta a due immagini tra loro sovrapposte. Nell’astigmatico, dunque, la mancanza di messa a fuoco è parziale e non totale.
E’ opportuno precisare che l’astigmatismo non è una malattia dell’occhio ma un difetto di visione: mentre un miope può vedere un punto lontano come un cerchio sfuocato, all’astigmatico tale punto apparirà come un punto dilatato, un ovale. E’ proprio da questo particolare che nasce il termine astigmatismo: ‘stigma’ indica “punto” e ‘a’ è inteso come elemento privativo ( “visione senza punto”).
E’ un difetto molto comune e si ritiene che molte persone possano nascere con un lieve astigmatismo che però non emergerà mai in un difetto visivo accentuato.
Quando insorge in età giovanile è generalmente causato (soprattutto nelle forme lievi) dopo uno sforzo prolungato da vicino. Tipicamente in caso di intensa lettura o utilizzo di video quali schermi di computer o televisori.
Più che dell’astigmatismo in se, occorrerebbe parlare di tendenza all’astigmatismo e questa si ritiene possa essere ereditaria: alcuni studi hanno mostrato come i figli di genitori astigmatici hanno maggiore probabilità di sviluppare astigmatismo.
Nella ricetta medica che prescrive l’utilizzo di lenti, sono riportati tre valori per ciascun occhio: Sfero, Cilindro e Asse. I primi due sono espressi in gradi e rappresentano le diottrie che vanno corrette con le lenti per una visione corretta. L’ultimo valore è, invece, espresso in gradi. Il valore dello Sfero indica se il soggetto è miope o ipermetrope mentre il Cilindro rappresenta il grado di astigmatismo di cui è affetto il soggetto. Nell’esempio possiamo vedere il caso di un soggetto miope per 4.50°, con un astigmatismo negativo di 2.25° con inclinazione di 10° e 5°.
In situazioni di miopia o ipermetropia la lente ha una forma sferica ed è ottenuta sezionando una sfera. La curvatura di questo taglio identifica il potere di correzione: più sono elevate le diottrie da correggere maggiore sarà la concavità della sfera. In presenza di astigmatismo è necessario aggiungere alla superficie sferica la sezione di un cilindro che andrà proprio a correggere l’irregolarità della cornea.
Sintomi
Quando l’astigmatismo è molto elevato il soggetto avrà una visione offuscata o distorta. E’ quindi impossibile fare a meno di lenti correttive.
Nei soggetti con un astigmatismo lieve, invece, si potrebbe ritardare il ricorso a lenti in quanto i sintomi sono molto più lievi e anche più comuni: mal di testa, affaticamento o irritazione degli occhi e, a distanze più lontane, una maggiore fatica nella messa a fuoco o una visione non perfettamente nitida.
In genere si tende ad assoggettare tali sintomi alla stanchezza, al fatto di essere stati per molto tempo al computer in ambienti di lavoro con poca luce o con aria consumata. Se tali sintomi persistono è bene fare un primo salto dal proprio ottico di fiducia che potrà valutare se si è in presenza di un astigmatismo che necessita di una correzione.
Concludiamo con un paio di video utili per chi vorrà comprendere meglio quanto detto:
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